Evoluzione delle Rilevazioni degli Ascolti Radiofonici in Italia: Dall’Audiradio Storica alla Nuova Era Digitale

La misurazione degli ascolti radiofonici in Italia ha subito significative trasformazioni nel corso degli anni, riflettendo i cambiamenti tecnologici e le esigenze del mercato.


La Nascita di Audiradio

Nel 1988, su iniziativa di Utenti Pubblicità Associati (UPA), venne istituita Audiradio con l’obiettivo di rilevare gli ascolti delle emittenti radiofoniche nazionali e locali. Nel 1996, Audiradio divenne una società a responsabilità limitata, includendo tra i soci UPA, Assocomunicazione, Unicom, Assomedia, Rai, Sipra, Radio e Reti, e Sper. L’indagine copriva circa 300 emittenti, tra cui 5 della Rai, 18 nazionali private e 270 stazioni locali. Tuttavia, nel 2011, a causa di controversie metodologiche e difficoltà operative, Audiradio cessò le sue attività.


La Transizione a ERA (Editori Radiofonici Associati)

Dopo la chiusura di Audiradio, il settore radiofonico italiano rimase senza una rilevazione condivisa degli ascolti fino al 2016, quando venne costituito TER, un consorzio formato dagli editori radiofonici. TER adottò principalmente la metodologia CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing), basata su interviste telefoniche assistite da computer, per raccogliere dati sulle abitudini di ascolto. Sebbene TER abbia fornito continuità nella misurazione degli ascolti, la mancanza di coinvolgimento diretto degli investitori pubblicitari e dei centri media ha sollevato questioni riguardo alla rappresentatività e alla trasparenza dei dati.


L’Intermezzo di TER (Tavolo Editori Radio)

Nel 2024, TER ha evoluto la propria struttura diventando ERA, con l’intento di rappresentare in modo più efficace gli editori radiofonici italiani e di prepararsi a una nuova fase nella rilevazione degli ascolti. Questa transizione ha segnato un passo verso una maggiore inclusività e collaborazione con altre componenti del mercato.


La Costituzione della Nuova Audiradio

Sempre nel 2024, è stata costituita la nuova Audiradio come Joint Industry Committee (JIC), includendo, oltre a ERA, anche UNA (Aziende della Comunicazione Unite) e UPA (Utenti Pubblicità Associati). Questa nuova struttura mira a garantire una maggiore trasparenza e rappresentatività nella rilevazione degli ascolti, integrando le diverse componenti del settore.


La Nuova Metodologia Ibrida

La nuova Audiradio adotterà una metodologia ibrida che combina:

Interviste CATI: Interviste telefoniche assistite da computer per raccogliere dati sugli ascolti, sia a livello nazionale che locale.

Misurazione Elettronica tramite SDK: Utilizzo di Software Development Kit per monitorare l’ascolto attraverso dispositivi digitali, offrendo una visione più completa delle abitudini di fruizione.

Questa combinazione mira a fornire una rilevazione più accurata e rappresentativa degli ascolti radiofonici in Italia, tenendo conto delle diverse modalità di fruizione, sia tradizionali che digitali.


Ultimi Dati di Ascolto

Secondo le rilevazioni di ERA relative al primo semestre del 2024, gli ascolti radiofonici in Italia hanno registrato una leggera flessione rispetto all’anno precedente. In particolare, l’ascolto nel giorno medio è passato da 36,605 milioni di persone nel primo semestre del 2023 a 35,252 milioni nello stesso periodo del 2024, segnando una diminuzione del 3,7%. Nonostante questo calo, il mezzo radiofonico continua a mantenere una presenza significativa nel panorama mediatico italiano.


Emittenti in Crescita

Alcune emittenti hanno registrato un incremento negli ascolti:

Radio 24: Ha visto un aumento dell’1,6% nel giorno medio, raggiungendo 2.297.000 ascoltatori.

m2o: Ha registrato una crescita del 2,0%, con 1.500.000 ascoltatori nel giorno medio.

Radio Capital: Ha incrementato gli ascolti del 2,9%, totalizzando 1.341.000 ascoltatori nel giorno medio.


Emittenti in Calo

Altre emittenti hanno subito una diminuzione negli ascolti:

RTL 102.5: Ha registrato un calo del 4,5%, scendendo a 5.674.000 ascoltatori nel giorno medio.

Radio Deejay: Ha subito una diminuzione del 6,3%, con 5.100.000 ascoltatori nel giorno medio.

Radio Italia: Ha visto un calo del 3,7%, totalizzando 4.927.000 ascoltatori nel giorno medio.


Assenza della Rai

È importante notare che le emittenti del Gruppo Rai non sono incluse in questa rilevazione. Nel luglio 2023, la Rai ha comunicato il recesso da TER, la società degli editori radiofonici che produce i dati di ascolto, ritenendo il metodo di rilevazione inadeguato per il Servizio Pubblico. Di conseguenza, le emittenti Rai rientreranno nelle indagini nel 2025 con l’operatività di Audiradio.



Conclusione

L’evoluzione delle rilevazioni degli ascolti radiofonici in Italia riflette la necessità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e alle dinamiche del mercato. La costituzione della nuova Audiradio rappresenta un passo significativo verso una misurazione più inclusiva e accurata, in linea con le esigenze di un settore in

La misurazione degli ascolti radiofonici in Italia ha subito significative trasformazioni nel corso degli anni, riflettendo i cambiamenti tecnologici e le esigenze del mercato.


La Nascita di Audiradio

Nel 1988, su iniziativa di Utenti Pubblicità Associati (UPA), venne istituita Audiradio con l’obiettivo di rilevare gli ascolti delle emittenti radiofoniche nazionali e locali. Nel 1996, Audiradio divenne una società a responsabilità limitata, includendo tra i soci UPA, Assocomunicazione, Unicom, Assomedia, Rai, Sipra, Radio e Reti, e Sper. L’indagine copriva circa 300 emittenti, tra cui 5 della Rai, 18 nazionali private e 270 stazioni locali. Tuttavia, nel 2011, a causa di controversie metodologiche e difficoltà operative, Audiradio cessò le sue attività.


La Transizione a ERA (Editori Radiofonici Associati)

Dopo la chiusura di Audiradio, il settore radiofonico italiano rimase senza una rilevazione condivisa degli ascolti fino al 2016, quando venne costituito TER, un consorzio formato dagli editori radiofonici. TER adottò principalmente la metodologia CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing), basata su interviste telefoniche assistite da computer, per raccogliere dati sulle abitudini di ascolto. Sebbene TER abbia fornito continuità nella misurazione degli ascolti, la mancanza di coinvolgimento diretto degli investitori pubblicitari e dei centri media ha sollevato questioni riguardo alla rappresentatività e alla trasparenza dei dati.


L’Intermezzo di TER (Tavolo Editori Radio)

Nel 2024, TER ha evoluto la propria struttura diventando ERA, con l’intento di rappresentare in modo più efficace gli editori radiofonici italiani e di prepararsi a una nuova fase nella rilevazione degli ascolti. Questa transizione ha segnato un passo verso una maggiore inclusività e collaborazione con altre componenti del mercato.


La Costituzione della Nuova Audiradio

Sempre nel 2024, è stata costituita la nuova Audiradio come Joint Industry Committee (JIC), includendo, oltre a ERA, anche UNA (Aziende della Comunicazione Unite) e UPA (Utenti Pubblicità Associati). Questa nuova struttura mira a garantire una maggiore trasparenza e rappresentatività nella rilevazione degli ascolti, integrando le diverse componenti del settore.


La Nuova Metodologia Ibrida

La nuova Audiradio adotterà una metodologia ibrida che combina:

Interviste CATI: Interviste telefoniche assistite da computer per raccogliere dati sugli ascolti, sia a livello nazionale che locale.

Misurazione Elettronica tramite SDK: Utilizzo di Software Development Kit per monitorare l’ascolto attraverso dispositivi digitali, offrendo una visione più completa delle abitudini di fruizione.

Questa combinazione mira a fornire una rilevazione più accurata e rappresentativa degli ascolti radiofonici in Italia, tenendo conto delle diverse modalità di fruizione, sia tradizionali che digitali.


Ultimi Dati di Ascolto

Secondo le rilevazioni di ERA relative al primo semestre del 2024, gli ascolti radiofonici in Italia hanno registrato una leggera flessione rispetto all’anno precedente. In particolare, l’ascolto nel giorno medio è passato da 36,605 milioni di persone nel primo semestre del 2023 a 35,252 milioni nello stesso periodo del 2024, segnando una diminuzione del 3,7%. Nonostante questo calo, il mezzo radiofonico continua a mantenere una presenza significativa nel panorama mediatico italiano.


Emittenti in Crescita

Alcune emittenti hanno registrato un incremento negli ascolti:

Radio 24: Ha visto un aumento dell’1,6% nel giorno medio, raggiungendo 2.297.000 ascoltatori.

m2o: Ha registrato una crescita del 2,0%, con 1.500.000 ascoltatori nel giorno medio.

Radio Capital: Ha incrementato gli ascolti del 2,9%, totalizzando 1.341.000 ascoltatori nel giorno medio.


Emittenti in Calo

Altre emittenti hanno subito una diminuzione negli ascolti:

RTL 102.5: Ha registrato un calo del 4,5%, scendendo a 5.674.000 ascoltatori nel giorno medio.

Radio Deejay: Ha subito una diminuzione del 6,3%, con 5.100.000 ascoltatori nel giorno medio.

Radio Italia: Ha visto un calo del 3,7%, totalizzando 4.927.000 ascoltatori nel giorno medio.


Assenza della Rai

È importante notare che le emittenti del Gruppo Rai non sono incluse in questa rilevazione. Nel luglio 2023, la Rai ha comunicato il recesso da TER, la società degli editori radiofonici che produce i dati di ascolto, ritenendo il metodo di rilevazione inadeguato per il Servizio Pubblico. Di conseguenza, le emittenti Rai rientreranno nelle indagini nel 2025 con l’operatività di Audiradio.



Conclusione

L’evoluzione delle rilevazioni degli ascolti radiofonici in Italia riflette la necessità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e alle dinamiche del mercato. La costituzione della nuova Audiradio rappresenta un passo significativo verso una misurazione più inclusiva e accurata, in linea con le esigenze di un settore in