Google compie 25 anni: L’enciclopedia delle nostre dimenticanze

Ah, Google! Chi avrebbe mai pensato che un semplice motore di ricerca, nato in un garage 25 anni fa, sarebbe diventato il nostro “secondo cervello”? Sì, perché ammettiamolo, quanti di noi si sono rivolti a Google per ricordare il nome di quel film con quel tipo… come si chiama? O per cercare la ricetta della torta della nonna che, ovviamente, avevamo dimenticato?

In un quarto di secolo, Google è passato da essere un progetto universitario a un gigante tecnologico che sa praticamente tutto di noi. E non solo perché lo usiamo per cercare informazioni, ma perché gli abbiamo dato il permesso di farlo. Ironico, no?

Ma c’è di più. Google non è solo un motore di ricerca. È diventato il nostro promemoria, il nostro insegnante, il nostro medico (anche se, per favore, consultate un vero medico prima di autodiagnosticarvi qualsiasi malattia basandovi su una ricerca Google). E, in alcuni casi, è anche il nostro confidente. Quante volte abbiamo cercato risposte a domande imbarazzanti sperando che nessuno ci stesse guardando?

Tuttavia, mentre celebriamo questo gigante della tecnologia, è anche il momento di riflettere. Quanto ci affidiamo a Google? Abbiamo davvero dimenticato come fare ricerche senza di esso? E, cosa più importante, stiamo perdendo la capacità di ricordare le cose senza l’aiuto di un motore di ricerca?

Forse è il momento di fare un passo indietro e chiederci: “Cosa sapevo prima di Google?” E, forse, di tanto in tanto, dovremmo provare a ricordare le cose senza l’aiuto di Big G. Dopotutto, il nostro cervello è stato il primo motore di ricerca. E, a differenza di Google, non traccia le nostre ricerche.

In conclusione, auguri Google! Grazie per averci aiutato in tutti questi anni. Ma, per favore, lasciaci anche qualche piccolo spazio per ricordare da soli. E, chi lo sa, forse un giorno riusciremo a ricordare quella ricetta della torta della nonna senza di te. Ma, probabilmente, no.