La morte sui social

“I lutti sono una parte inevitabile della vita, ma a quanto pare, alcune persone non possono sopportare l’idea di affrontarli senza un pubblico di spettatori. Sì, stiamo parlando di quelle persone che sentono il bisogno di condividere il loro dolore sui social media, con foto commoventi e post in cui esprimono il loro cordoglio.

Ma perché mai qualcuno dovrebbe sentire il bisogno di fare una cosa del genere? Forse perché, come ha detto Mark Twain, “la morte è il grande equalizzatore, il grande problema che abbiamo tutti in comune”. O forse perché, come ha detto Edgar Allan Poe, “la morte è un mistero che non può essere penetrato”. O forse semplicemente perché, come ha detto Ernest Hemingway, “la morte è il solo vero traguardo che abbiamo”.

Ma indipendentemente dal motivo, una cosa è certa: condividere il proprio lutto sui social media non è mai una buona idea. Non solo potrebbe essere sconveniente o indelicato, ma potrebbe anche essere visto come un modo per cercare l’attenzione o la simpatia degli altri. Inoltre, non tutti hanno bisogno di sapere della nostra sofferenza in tempo reale.

Quindi, la prossima volta che vi trovate a tentare di condividere il vostro lutto sui social media, ricordate: la vita e la morte sono questioni private, e non tutto deve essere condiviso con il mondo intero. E se proprio non riuscite a resistere alla tentazione, ricordate le parole di William Shakespeare: “Il dolore può essere sopportato, e spesso è meglio sopportarlo in silenzio”.