Giusto per dire

Secondo il CEO di OpenAI, Sam Altman, ChatGPT ha registrato una crescita senza precedenti, aggiungendo un milione di nuovi utenti in un’ora dopo l’introduzione di una nuova funzione di generazione di immagini AI. Questa funzione consente agli utenti di creare ritratti in stile Studio Ghibli e altre immagini stilizzate.

Apple Intelligence

Uno installa il nuovo iOS e inizia a parlare con Siri come se fosse ChatGPT e scopre che Siri è rimasto Siri.

Jason Stanley


Recentemente, Jason Stanley, professore di filosofia a Yale e autore del libro “Come funziona il fascismo: La politica di noi e loro”, ha annunciato la sua decisione di lasciare gli Stati Uniti per trasferirsi all’Università di Toronto in Canada. Stanley, esperto di regimi autoritari, ha espresso preoccupazione per l’attuale clima politico negli Stati Uniti, descrivendo il paese come un “regime autoritario” e affermando che sta “inclinando verso una dittatura fascista”.

La sua decisione è stata influenzata dalla recente capitolazione della Columbia University alle richieste dell’amministrazione Trump, che ha minacciato di tagliare i finanziamenti federali se l’università non avesse rivisto le sue politiche interne. Stanley ha criticato aspramente questa resa, paragonando la dichiarazione del presidente della Columbia a quella di un “ostaggio che è stato torturato e deve leggere una dichiarazione con i loro rapitori dietro di loro dichiarando di aver visto la luce”.

Oltre a Stanley, anche i professori di Yale Timothy Snyder e Marci Shore hanno deciso di trasferirsi all’Università di Toronto, citando preoccupazioni simili riguardo alla situazione politica negli Stati Uniti.

Questi trasferimenti sollevano interrogativi significativi sul futuro della libertà accademica e sulla direzione politica degli Stati Uniti. La partenza di studiosi di spicco come Stanley, Snyder e Shore evidenzia una crescente inquietudine tra gli intellettuali riguardo all’erosione dei valori democratici e alle pressioni esercitate sulle istituzioni educative.

Per approfondire la questione e comprendere meglio le motivazioni dietro queste decisioni, ti invito a leggere l’articolo completo su Vanity Fair qui.

Mondo Apple

Apple sta per introdurre un radicale restyling delle sue piattaforme, con un nuovo design che promette di rivoluzionare l’esperienza utente su iOS, iPadOS e macOS. Questo aggiornamento, il più significativo degli ultimi anni, mira a creare un’interfaccia più coerente e intuitiva tra tutti i dispositivi Apple.

Caratteristiche Principali

  • Design Moderno: le nuove icone saranno tridimensionali con un effetto vetro riflettente, conferendo un aspetto più dinamico e sofisticato.
  • Trasparenza e Coerenza: l’interfaccia sarà più trasparente e coerente, migliorando la navigazione e l’esperienza generale dell’utente.
  • Integrazione tra Dispositivi: il nuovo design si concentrerà sull’integrazione tra iPhone, iPad e Mac, offrendo un’esperienza fluida e omogenea.

Presentazione Ufficiale

La presentazione ufficiale di questa nuova interfaccia è prevista per la prossima WWDC, dove Apple svelerà tutti i dettagli e le novità che accompagneranno questo importante aggiornamento. Sarà un evento molto atteso dagli appassionati di tecnologia e dagli utenti Apple in generale.

Il Caso di Iwao Hakamada: Una Vicenda Giudiziaria che Ha Scosso il Giappone

Iwao Hakamada, un ex pugile giapponese, è stato al centro di una delle vicende giudiziarie più lunghe e controversie nella storia del Giappone. Condannato a morte nel 1968 per un quadruplo omicidio, Hakamada ha trascorso quasi cinque decenni nel braccio della morte prima di essere assolto nel 2024.

L’Incidente e il Processo

Il 30 giugno 1966, un incendio scoppiò nella casa del capo di Hakamada a Shizuoka, dove furono trovati i corpi dell’uomo, della moglie e dei due figli adolescenti, tutti pugnalati a morte. Hakamada fu arrestato nell’agosto dello stesso anno sulla base di una confessione estorta e di alcune prove fisiche, tra cui un pigiama macchiato di sangue e benzina. Tuttavia, durante il processo, Hakamada ritrattò la confessione, affermando di essere stato torturato dalla polizia per ottenerla[2].

La Condanna e la Detenzione

Nel settembre 1968, Hakamada fu condannato a morte. Nonostante le numerose richieste di revisione del processo, la condanna fu confermata dall’Alta Corte di Tokyo e dalla Corte Suprema del Giappone nel 1980. Hakamada rimase nel braccio della morte per 47 anni e sette mesi, senza mai essere giustiziato grazie al rifiuto del ministro della Giustizia di firmare la sua condanna a morte.

L’Assoluzione e il Risarcimento

Nel marzo 2014, Hakamada ottenne un nuovo processo e fu rilasciato in attesa del verdetto. Il 26 settembre 2024, il tribunale distrettuale di Shizuoka lo dichiarò non colpevole, riconoscendo che le prove erano state falsificate. Recentemente, Hakamada ha ricevuto un risarcimento di 217 milioni di yen (circa un milione di euro) per l’ingiusta detenzione, il più alto mai concesso in Giappone.

Impatto e Riflessioni

La storia di Hakamada mette in luce le criticità del sistema giudiziario giapponese, che continua ad applicare la pena di morte. Il caso ha sollevato dibattiti sulla necessità di riforme per prevenire ingiustizie simili in futuro. Oggi, a 89 anni, Hakamada vive con gravi problemi di salute a causa della lunga detenzione[1]. La sua vicenda rimane un simbolo della lotta per la giustizia e la tutela dei diritti umani.

Cose pieghevoli

Secondo recenti voci, Apple potrebbe lanciare un iPhone pieghevole entro il prossimo anno, con un prezzo di partenza stimato intorno ai 2.000 dollari, rendendolo il modello più costoso fino ad oggi. Questo dispositivo dovrebbe presentare un design sottile, con una fotocamera frontale, due fotocamere posteriori e un pulsante Touch ID.

Asimov

C’è un racconto di Isaac Asimov che fa parte di una serie vagamente collegata di storie incentrate sul supercomputer immaginario Multivac. Multivac è una megastruttura, una sorta di intelligenza artificiale avanzatissima, progettata per risolvere tutti i problemi posti dall’uomo e in grado, con il tempo, di sviluppare una sorta di coscienza. In uno di questi racconti, intitolato Franchise, Asimov immagina un futuro in cui il processo elettorale statunitense è completamente delegato a Multivac. Non si vota più nel senso tradizionale: non ci sono seggi, né milioni di cittadini chiamati alle urne. Al contrario, è il calcolatore a determinare chi sarà il vincitore delle elezioni presidenziali, sulla base di complessi calcoli statistici e predittivi che tengono conto delle preferenze dell’elettore medio americano.

Il punto centrale del racconto è che, per arrivare a una decisione definitiva, Multivac ha bisogno di un elemento umano. Una sola persona viene selezionata tra tutta la popolazione degli Stati Uniti per essere sottoposta a una lunga intervista. Non si tratta di una persona particolarmente influente o politicamente impegnata, bensì di un cittadino comune scelto perché, secondo l’algoritmo, le sue caratteristiche psicologiche, sociali ed emotive riflettono al meglio l’orientamento dell’elettorato nel suo complesso. In pratica, questa persona rappresenta l’intero corpo elettorale.

Il supercomputer pone a questo cittadino una serie di domande che non riguardano direttamente i candidati o i programmi elettorali. Le domande sono spesso vaghe, apparentemente insignificanti, ma mentre il soggetto risponde, vengono registrate e analizzate le sue reazioni fisiologiche: pressione sanguigna, sudorazione, microvariazioni nella voce, sensibilità della pelle. L’obiettivo non è tanto capire cosa pensa, ma come reagisce, per estrapolare da quei dati la decisione finale.

Nel racconto, ambientato nel futuro rispetto alla data di pubblicazione (che è il 1955), viene scelto un uomo chiamato Norman Muller, un commesso di un negozio dell’Indiana. Non siamo nel 2008, ma in un’epoca ipotetica in cui il sistema democratico si è trasformato radicalmente, lasciando il posto a un sistema tecnocratico dominato dalla razionalità algoritmica. Norman, pur consapevole dell’enorme responsabilità che gli viene affidata, si sente orgoglioso di essere stato scelto, convinto di esercitare il proprio diritto di voto in una forma nuova, ma altrettanto significativa.

Durante l’intervista con Multivac, Muller si sottopone a questo strano interrogatorio. Le domande sembrano banali, ma sono studiate per scandagliare in profondità la sua personalità e il suo orientamento inconscio. Una in particolare gli resta impressa nella memoria, tanto da citarla con un misto di incredulità e curiosità:

“Che cosa ne pensa del prezzo delle uova?”

venditori di pentole sull’autobus

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento radicale del mondo tech su YouTube. Quella che un tempo era una comunità di appassionati, impegnata a condividere recensioni sincere e approfondimenti utili, è oggi sempre più popolata da influencer che sembrano aver dimenticato l’essenza del proprio lavoro.

Giusto per fare due nomi, galeazzi e jakidale, (potrei fare più nomi) che molto probabilmente sono andati fuori di testa per i numerosi follower, trasformandosi lentamente da semplici recensori appassionati in figure totalmente commerciali. Il loro atteggiamento sempre più orientato al marketing e alla sponsorizzazione continua ha finito per snaturare la loro credibilità, facendo emergere chiaramente come la quantità di follower e visualizzazioni abbia ormai preso il sopravvento sulla qualità e sull’autenticità delle informazioni trasmesse.

Una parentesi speciale poi per quelli che sono palesemente invitati a fare marchette per la Tesla, glorificando senza alcun ritegno ogni aspetto dei suoi prodotti e minimizzando, o addirittura ignorando, qualunque critica fondata. Questo avviene nonostante la follia politica dell’uomo al timone dell’azienda, Elon Musk, che con dichiarazioni e comportamenti spesso controversi o discutibili sembra davvero intenzionato a colonizzare Marte e forse dovrebbe davvero andarci e restarci, lasciando alla Terra una pausa da questa narrazione incessante e fin troppo entusiasta. 

Troppo spesso, infatti, vediamo youtuber tech trasformarsi in veri e propri venditori, promuovendo prodotti in modo indiscriminato e senza spirito critico. Ogni smartphone è “fantastico”, ogni laptop “imperdibile”, ogni gadget “rivoluzionario”. Ciò che conta, sembra, non è più informare il pubblico, ma convincerlo ad acquistare.

È diventato raro ascoltare recensioni veramente oggettive, capaci di mettere in luce sia pregi che difetti, senza timore di irritare l’azienda che ha fornito il prodotto. Il risultato? Un pubblico sempre meno consapevole, spesso confuso e deluso dopo acquisti suggeriti con entusiasmo sospetto.

Il ruolo dello youtuber tech dovrebbe essere quello di guida, di voce indipendente, capace di analizzare la tecnologia con obiettività e chiarezza. Se invece si abdica a questo ruolo per trasformarsi in un semplice canale di marketing, si tradisce la fiducia degli utenti che cercano consigli autentici e trasparenti.

È ora di pretendere dagli influencer tech una maggiore responsabilità e integrità. Non basta essere entusiasti davanti alla telecamera: serve onestà, competenza e soprattutto il coraggio di dire anche quello che può non piacere alle aziende, ma che è importante per gli utenti. Solo così si potrà recuperare la vera essenza del mondo tech su YouTube, restituendo al pubblico recensioni davvero utili e affidabili.

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